Durante gli anni Sessanta gli interessi di P.B., sempre attento ai rivolgimenti, erravano dall’urbanistica alla tecnologia dell’acciaio, con lo sguardo rivolto all’estero e ai paesi emergenti. Negli anni Settanta i suoi interessi si rivolgeranno ai grandi interventi residenziali, da realizzare con una nuova tecnologia del cemento, senza distogliere lo sguardo dal mondo avanzato. In questo caso i caposaldi della sua maturità saranno per P.B. il quartiere sperimentale al Tiburtino (1971/72) e gli interventi al quartiere di Tor Bella Monaca (1980/81). Tra queste due importanti occasioni di lavoro, che abbracciano il cruciale decennio, si collocano in successione i due fondamentali quartieri Laurentino 38 e Torrevecchia.
Nell’insieme, questo decennio di attività sarà per P.B. l’occasione di importanti ricerche. Da un lato, lo studio del quartiere coordinato e dei rapporti tra residenza, servizi e rete di traffico; studio che nel caso del Laurentino sbocca in scelte ideologiche decisive, collegate a stimolanti tendenze presenti nella cultura europea. Dall’altro, la ricerca integrata tra lo studio tipologico della residenza e la tecnologia della struttura cementizia a setti portanti, gettata in opera, con componenti secondari prefabbricati a piè d’opera.
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