Dapprima in solitario e poi con i soci dello Studio allargato detto BDS (Giovanni Barucci, Beata Di Gaddo, Ugo Sacco, 1962/69), oltre agli impegni urbanistici (vedi Volume Secondo), P.B. aveva sondato a fondo, fin dagli albori degli anni Sessanta, i problemi della prefabbricazione “leggera” (dal Concorso per la Casa Europea alla Fiera di Gand del 1960, al Concorso per Scuole Primarie alla XII Triennale di Milano del 1961). Nel 1961 P.B. aveva fondato, assieme ad altri, la Tecnosider SpA, indirizzata all’edilizia scolastica a elementi modulari prefabbricati con struttura in acciaio e pannelli leggeri. Nel volume sono descritti numerosi progetti e realizzazioni di questo tipo sviluppati dal BDS per la Società suddetta, nonché la partecipazione a vari altri concorsi, anche riferiti all’impiego di tecniche innovative di prefabbricazione o industrializzazione legate all’impiego dell’acciaio.
Vari incarichi privati ed alcuni dei quali altamente qualificanti, come il progetto per gli uffici ENPAM in via Torino a Roma (vedi Volume Primo), avviato in società con Adalberto Libera che completano il quadro complessivo delle molteplici attività dello Studio durante i frenetici anni Sessanta. Lo Studio BDS si scioglie alla fine del decennio. P.B. intraprende un lungo viaggio di studio in Francia e Gran Bretagna, riguardante soprattutto l’edilizia residenziale pubblica e l’impiego di tecniche industrializzate legate all’impiego del cemento.
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